A
un esame di coscienza del 2031 nel “Dipartimento
Italia” delle Provincie Unite di Standardistan (ex Europa), partecipano quattro persone,
tre Magistrati e un Indagato. Sono i quattro particolarmente indicativi dell’arte
dell’indagine nel giovane sistema tecnosociale a Rischio Controllabile. Il
Nuovo Ordine non ammette la Campana
una eredità dell’Ancien Régime, per la ragione che la vuole elaborata dai mediatori
della probabilità (gli sterilizzatori delle variabili) al servizio di Globalistan. Se invece andiamo a leggere una cert’ultima carta moneta
germanica.. vediamo la prima dichiarazione del rischio controllato alle
comunità in via di mediocrizzazione, se
bene ancora stravaganti di personalità singolari,
incontrollabili rischi, incertezze estreme.
Assecondando quel naturale humor in black,
l’antica Germania volle imprimere
la Campana
nell’ultima occhiata del Marco, affidandola con arguzia al numero 10…l’ultimo
numero singolare e il primo plurale. Mi raccomando, non si sappia in giro per
le Provincie di Standardistan. Soprattutto il Gossip non raggiunga la
tecno-triade Pace Stabilità Previsione, venuta a sostituire le imprevedibili
Democrazie che la pietosa Crisi Economica Globale d’inizio Millennio
graziò d’Eutanasia.
Marciano
i tre magistrati esperti, ognuno a modo proprio, verso la prevista iscrizione
dell’Indagato nel registro degli Immolati. Iscrizione che
nello Standardistan prevede la pena della
Morte Economica. La pena più affliggente insieme la Morte Sociale. Consiste, la
prima, nel più non potere comprare e vendere in seguito alla privazione del
“Diritto di Debito”. La negazione del quale anticipa la sospensione del Diritto
Fiscale, o il diritto di pagare le tasse, a Standardistan Debito e Tasse sono
due voci autonome intestate a due diversi Ministeri. Ogni cittadino adulto ha
diritto a pagare le tasse quando gli viene riconosciuto il diritto di tenere
caro e mantenere il debito pubblico, l’inesauribilità del quale la statistica
prevede mantenga la stabilità e la pace sociale. La perdita del Diritto al Debito prevede la riconsegna forzata del Conto
Corrente e la Cifra
“Personale”d’accesso, la riconsegna forzata dei beni virtuali, infine del nome
proprio, detto in Standardistano: la Cifra
Personale , assegnata all’individuo il suo primo giorno di
lavoro o la maggiore età. Nello Standardistan non sono previsti i disoccupati.
La
morte sociale prevede il suicidio della persona, la morte fiscale ne prevede
l’abbandono nel passato,individuato:
l’Assenza a cifra anonima: cui la formula (3+3) x 10 +(3+3) x10 +(3+3)
Sono
i tre magistrati: un vecchio che viene
dalla terra delle terminali democrazie graziate della sopravvivenza forzata. L’uomo a volte s’affretta a livellarsi
in cuore le impronte scavate dalla memoria, forse soltanto egli le sente o chi lui ancora, segretamente, crede abiti
in alto, dove splendono solo le arie rare ritornate imprevedibili.
Sono:
un uomo di mezza età che conta gli anni
giovanili nel vecchio e gli anni maturi nel nuovo, incentrato sulla amara
constatazione che l’esser doppio non appartiene all’ieri né all’oggi, opera
sulla più gelosa parte di noi stessi, sui nostri sentimenti, sulla terra della nostra
memoria l’azione della siccità. La spezza. Il potere di abbeverarla diamo
all’opportunità che ci offriamo di vivere ancora, per servire noi stessi prima
che il nuovo corso al quale in fondo non crediamo sì come non credemmo al
vecchio. Ma non mettiamo al corrente nessuno, né meno noi stessi. Siamo
probabilmente i peggiori ma non lo sappiamo
Sono
un giovane magistrato nato dai Nuovi Cieli e le Nuove Terre. Il nulla da
considerare il punto di partenza del suo itinerario esistenziale e
professionale, da ciò appunto - il nulla del prima - la
Pace sovrana insieme alle con-sostanze Previsione e Stabilità ha deciso di educare la gioventù di
Standardistan. La marcia al futuro prevede
l’appropriazione del passato e la sua archiviazione nell’oblio informatico. Il
giovane, in cuor suo, è convinto di essere il libero dei tre. E il preparato. Ha ragione, forse la
libertà è l’incoscienza del dubbio.
Nei
Cestoni del Computer Maximo ha cercato
di nascosto dalla Trimurti qualche sopravvissuto racconto dell’avanti-Nulla,
una volta ha letto la favola di un Fu Mattia Pascal, ma non l’ha terminata,
parendogli l’epilogo insensato e idiota. Insensato ritornare indietro.
Il
quarto è l’imputato. Ha l’età del Magistrato di mezza età, con qualche
anno di meno. Lo si può dire più giovane che anziano, lo si può dire più
smemore che memore dello scandalo sradicato. Non è tuttavia un pieno rinato dal Nulla-Principio.
Scena Prima.
E’ il mattino, entrano i
Magistrati nella camera di restrizione, elegantemente provvista di ogni
conforto. Sul tavolo di legno antico stanno ormai freddi i cibi rifiutati dal
ristretto. Composto l’ampio letto, rifiutato dalla veglia.
Coro Ei siede. Fisse le membra, teso nello sconcerto del giorno avanti
il respiro, né il cibo ha consumato né il riposo. Veglia impiegato
in pensieri pedanti sulla fallacia ludica! Si accusa il giocato offeso
di un'accusa inconfessabile, l'occhio non solleva, dall'innocenza
non distoglie l'intento. Roccia dura, della colpa rifiuta il conforto.
L'oscurità ritorna del passato, dove tutto era discusso e nulla certo.
Il reo tempo dell'incostanza patologica. ha il consiglio dell'incauto.
Magistrato Vecchio (chinandosi paterno) la notte le ha portato consiglio?
L'indagato, si stropiccia gli occhi, posa lo sguardo vuoto ora sul primo, ora sul secondo ora sul terzo magistrato, infine lo consegna al traboccante levar del sole invernale, ragionevolmente freddo.
Indagato Non capisco se mi trovo nel sonno. Se essere sveglio
corrisponde a dove sono e dove siete, sono sveglio. Se risponde a chi sono e chi
siete, sono nel sogno. Se sogno di vegliare io vi dico, torno a essere quello che ero e vi dico
quello dicevo ieri
Magistrato Giovane – Cosa
diceva ieri che ancora dice?
Magistrato Vecchio (rivolto
al giovane collega) – lo hai
dimenticato?
M. Giovane ( produce un’esplicita alzata di
spalle) - Cos’è ieri?
Indagato Non voglio
dilungarmi sull’ieri. Dico all’oggi che viene: il caso ha una grande parte
nella storia degli uomini.
M. Vecchio Ci descriva
l’ansia del Caso di influenzare le sue azioni. Llo chiami a testimoniare in suo
favore.
Magistrato Anziano Se il
Caso esibisce la Cifra Fiscale ,
se garantisce che paga il Debito, lo ascoltiamo con favore
M. Giovane Se il Caso non
presenta la Cifra ,
lo arrestiamo per vagabondaggio. E la sua posizione si aggrava.
M. Anziano Non si appelli a
chi non può aiutarla, il Caso è una scusa…una giustificazione superata, come la
speranza, la fede nel divino..
M. Vecchio (come una
incertezza nella voce): il caso..fantasma di Dio..
Indagato Dio? Perché no..
non lo conosco.. forse mi conosce lui. Il mio caso non è una scusa, lo nego,
come nego di avere ucciso mia moglie.
M. Giovane Caso
interessantissimo..
L’indagato
si alza, si dispone a misurare di buon passo la lunghezza della stanza avanti e
indietro. S’interrompe, poi riprende a camminare a segmenti spezzati
Indagato La pace sociale
conquistata al termine del sacrificio.. (si ferma. Riprende a camminare)
Coro La pace si edifica sul
sacrificio..
Si ferma di nuovo l’Indagato davanti il coro. Punta
l’indice verso il Vecchio che ha mosso
le labbra soltanto, lo guarda perplesso; confuse negli occhi una
speranza e un rimpianto.
Indagato In nome di Quelli
che fummo…allora..(punta l’indice sul Magistrato Vecchio. Tace, torna sedersi,
quasi si accascia sulla sedia) perdonate se dico… la nuova fede nella
stabilità, non lo so, non per cattiva volontà, ecco oggi la sento venire meno.
La volete dimostrare con la mia condanna, non metto in dubbio, guai, ma.. non
la conosco più verso me stesso, non è per me quale deve essere, come lo è per
voi, di questo mi accuso, si io mi accuso di questo, ma solo di questo mi
accuso. Non capisco più la stabilità.
M. Giovane La pace,
pretende che il sistema non si discosti dal punto di soluzione raggiunto
M.Vecchio (parlando tra sé) - Ogni soluzione genera nuovi problemi
M. Anziano (seccamente
ribatte al collega) Li abbiamo risolti. Si rivolge all’indagato, senza sfumare
il tono, Dianzi ricordava quanto sangue corse per raggiungere il punto. Non
vogliamo turbarlo con i dubbi di un instabile
Indagato La cifra della
perfezione corrisponde alla cifra inquietante
M. Giovane Il punto è che
lei inquieta la cifra. In nome della cifra io l’accuso dell’omicidio di sua
moglie.
Indagato Non è morta per mia
mano, le ripeto
M. Anziano Torno a
ripeterle per la decima volta…
M. Vecchio (con un sospiro) Undicesima
M. Anziano L’undicesima
volta dico.. in discussione non sono la
sua o la man d’ignoti, in esame non sono la sua innocenza o la colpevolezza, ma
la Stabilità Sociale
Indagato E’ uno scherzo? È
uno scherzo. E’ uno scherzo.. tra bambini,
i bambini che non vogliono ascoltare.. i bambini, gli esseri senza la cifra…non
ancora stabilizzati che giocano alla guerra. Ve l’ho detto ridetto stradetto,
non l’ho uccisa.
M. Giovane Noi gli
instabili? Lei non ragiona
Indagato Sto credendo che
voi non ragionate.
M. Anziano In tre
rappresentiamo Standardistan, lei rappresenta sé stesso. Nel mezzo c’è la morta
che non rappresenta più nulla, salvo il suo crimine.. e lei ci viene a dire che
in tre ragioniamo meno di in uno.
Indagato E allora dite alla
spiccia che io, che sono vivo, divento Nessuno come la morta. E facciamola
corta. Nel mezzo oltre la morte della morta, è la mia condanna alla cifra
anonima. Le morti sono tre, questo è dire bene. Il conto pareggia la
differenza. Siamo pari: tre vivi, e tre morti
M. Vecchio Conto due morti
a tirare le somme del suo gioco
Indagato Tre. Nessuno è un
morto. La morta è la morta. Infine la morte di nessuno. Ecco, l’idea mi desta
un pensiero nuovo, che ne dite giudici: se nessuno è nessuno, nessuno è morto.
Se Nessuno non esiste, non esiste che dia la morte. I morti non uccidono! Voi ragionate male..
M. Anziano (rivolgendosi ai
colleghi) Signori, è un folle
Indagato Il vostro è il gioco
dei pazzi e io devo starci. Farmi credere pazzo per compiacervi.
M. Giovane Lo ordina la Stabilità, di cui siamo i servitori..
Indagato Allora .. la folle è la Stabilità .
M. Anziano Ciò che stabile
contraddice ciò che caotico
Indagato Ciò che stabile
contraddice ciò che è vero. Seduto sopra
questa sedia.. accusatoria .. sono io. Se non posso proclamarmi
colpevole, altrimenti mento a me stesso prima che alla stabilità, io a me
stesso rappresento il normale, ma rappresento il folle per la stabilità che mi
induce a mentire per onorarla. Allora, chi è il pazzo secondo voi?
M. Giovane (il tono sprezzante) Sono le speculazioni
dei trascorsi perditempo, che cambiavano identità perché paurosi della
stabilità..
M. Anziano È pur vero i
democratici, una volta eletti cambiavano identità
M. Vecchio T’inganni
collega… la cambiavano prima, una volta eletti la stabilizzavano alquanto…
Indagato Io non la cambio! Nemmeno a favor dell’eletto principio di stabilità! Che dei due, io e il
principio, badate bene Giudici, dei due… è l’instabile.. quello vero
M. Giovane Badi a quello
che dice.. quando secondo lei sarebbe instabile la Stabilità ?
Indagato Quando mi
riconosce normale se ragiono a modo suo e invoco la pena che non merito…
M. Giovane ( levatosi
d’impeto si getta contro l’Indagato gli preme il pungno sotto il mento) Bestemmiatore..
M. Anziano Questo è il
meno..
Indagato Questo è troppo!
L’indagato
si libera del giovane, lo spinge malamente sulla sedia. Poi, come colto da
un’improvviso pensiero si ferma nel centro della stanza. China il capo e il tono della voce
Se alla Stabilità piace darmi
del pazzo, io la inganno d’essere perfettamente in me dicendomi colpevole! Una
nottata intera buttato in restrizione, mi ha convinto che sono innocente.
M. Anziano Sceglie di
essere innocente dopo la sua nottata?
Indagato (si volge al
Magistrato vecchio) Che cosa abbiamo scelto di essere dopo il sacrificio
dell’instabilità. Se lo ricorda?
M.Giovane L a Stabilità !
Indagato Non dico a lei che
è venuto dopo, lo dico a chi viene dal prima, non potete averlo dimenticato..
M. Anziano In sé il ricordo
non esiste, è un gomitolo di stradicciole oscure che non menano mai alla principale, una invenzione che piace tramandare, alterare, eternare. Una mendace riedizione del reale. Una febbre, uno stordimento di quel che più non è.. e nulla vale. Il ricordo è una pericolosa commedia che soddisfa il nostro
bisogno di interpretarci i buoni..gli innocenti ..le vittime.. il ricordo è sempre
falso, ingannevole come la moneta circolare…
M. Vecchio Collega, il ricordo dell'eroiche Campagne Economiche non possiamo cancellare. Solo, figliolo mio, ho dimenticato.. chi fosse
il nemico
Indagato Padre.. il
mio oggi.. inquinato alle radici, mi suggerisce una bestemmia. Mi dice il
nemico sono.. i vincitori. Noi. Io stesso, vincitore, io sopravvissuto …io mi sono
nemico. Mi scopro il mio nemico, prima d’essere il vostro
M. Anziano Ve lo dicevo che
è un soggetto imprevedibile, caotico, corrotto. Da mandare in rieducazione o
eliminare. Ancora troppi ne girano..
Indagato Ci vada lei in
rieducazione! Ci concediamo due
possibilità, essere stabilmente folli o instabilmente logici, quale cultura
esportiamo da Standardistanitaly?
M. Giovane Come entrano gli
spazi aperti nella sua condizione
ristretta? badi a sè. Alla stabilità non importa ciò che lei pensa della
politica estera
Indagato Neanche della
verità a quanto pare. Vi dico: sono decine le persone che mi hanno visto entrare in casa
quando mia moglie era già morta! Mia moglie veniva uccisa mentre ero sulla via
di casa, non dentro la casa. Le analisi scientifiche provano…
Coro A quell’ora lei doveva
essere al lavoro come da vent’anni senza saltare un giorno! Questa la prova
della sua colpevolezza, la prova statistica ..
Indagato Il Caso ha voluto…
M. Anziano Dai co’ sto
caso
Indagato Ha voluto che
quella mattina uscissi d’impeto sbattendo la porta perché mia moglie mi dava il
tormento. Nella concitazione dimenticai gli occhiali. Me ne accorsi a metà
strada e ritornai indietro, ci sono persone disposte a testimoniarlo, perché non
le interrogate?
M. Vecchio Non se ne abbia a male.. la Curva a Campana la prevede il colpevole.
M. Giovane La Curva ordina che le indagini
per un omicidio non debbano superare le ventiquattr’ore. Oltre la soglia della
rotazione solare l’omicida la fa sempre franca..
M. Anziano La Curva illustra
che 9 volte su 10 la moglie viene uccisa dal coniuge
Indagato La statistica
prevede le variabili., l’uomo è una di queste! Anzi… L’uomo è La variabile
della statistica
M. Anziano (si alza e gli
punta l’indice contro tonando) In Democrazia! Lei dice Che? Il suo che..sa
dove se lo può mettere? Mette in discussione l’ordine sociale.
(Si volge ai colleghi) Signori è un eretico! Merita la morte sociale..
(Si volge ai colleghi) Signori è un eretico! Merita la morte sociale..
M. Giovane (con tono annoiato) Trascurabili le variabili remote nel Sistema a Campana, prevedono
troppi zeri dopo la cifra. Caro signore, se vuol essere una variabile
incalcolabile padronissimo. Come tale la calcoliamo, e così calcolandola, la
calcoliamo un focolaio di inquietudine! E lei m’insegna.. al portatore di
instabilità spetta la medesima pena prevista per l’omicidio. Ripeto la curva a
Campana non batte errore!
Indagato Ribatto, se la mia
innocenza è una variabile, ancorchè remota, la Campana sbatte.. quando mi
pretende instabile
M. Giovane Il remoto è il
trascorso.. non interessa a nessuno
Indagato Interessa alla
giustizia! Le rammento, ieri mattina,
per dire in breve, uscivo di casa di umore nero, lo ammetto. Non parlai non
volli ribattere alla risata stridula di mia moglie, a quella promessa
incomprensibile ch’ella mi aveva silurato la sera avanti in un pianissimo improvviso come un sommesso
monito: io denuncio al Debito che gli nascondi degli utili. Preferii uscir
d’impeto e non ascoltare quella rincorsa di semitoni uguali nella voce gretta e
poi all’improvviso la sincope, mi perdonino signori magistrati, non portavano i
toni senza differenze il peso di una stabile convinzione, poi quel subito
cedimento al pianto, mi raccontò al contrario di una preghiera, la supplica,
affatto una minaccia. Credano magistrati, perdonatela, mi amava in quel dire ti
rovino, era solo timorosa che io la volessi lasciare. La conoscevo mediocre, ero abituato alla sua
pochezza sterile… Le abitudini fanno la storia..
M. Anziano Le leggi fanno
la storia
M. Vecchio (tra sé) La
stupidità è legge della storia
Indagato Ha diviso la
coppia.. quando lo scoprì crollò su sé stessa e la stupidità finalmente uscì alla luce, dal ventre strisciando da lei
come un groviglio di piume d’oca. Ditemi, ditemi voi dove il piacere a fare del
male a una mediocre, che dice a un uomo sono la tua ombra.. che lo annoia della
sua noia, che non lo contraddice.
Come il bene, anche il male
si offre a chi lo apprezza..lo contrasta.. non è vero?
M. Anziano Lei è un
estremista!
Indagato Almeno a casa mia
fo e son quel che mi piace! (Addolcisce il tono) Ricordate i periodi dei
sacrifici, ricordate quegli insulsi democratici.. quasi veniva meno la voglia
di sopprimerli… Erano sciocchi ciechi e inerti.. incosapevoli
M. Giovane (si leva d'impeto, quasi trasognato) Rimprovero alla mia giovinezza d'avermi sottratto all'epoca eroica delle Campagne Economiche, ah quel Gruppo Bancario,
meraviglioso stratega ..generale imbattibile.. entusiasmante combattere al suo fianco..macchè al grigior dei vuoti giorni fui assegnato..
M.
Anziano (il far sospetto) Straparli? Deliri? Tu, l'uomo stabilizzato, figlio d'Equità e Pace. Ah Gloria tentatrice, Seducente inquietudine, demòniche passioni. Stregate anche il
perfetto...
M. Vecchio (ridacchiando) La
sindrome di Sorel
M. Giovane Come? Chi è
Sorel?
M. Vecchio Nessun Giuliano, una Fantasia.. la nostalgia irragionevole della grandezza eroica ..che mena al sacrificio del senso.. senza variabile d'errore
Indagato Irragionevole il sacrificio che mi attende della riduzione alla morte civile, cancellarmi dal Debito.
Sento un mio diritto pagarlo.. rivoglio..pretendo la mia parte del Debito
perché sono innocente. Tutto fece quella che dite io abbia soppresso, ecco
tutto fece per colpimi al cuore, non per farsi colpire. Io dico questo ferire,
non volersi far cancellare.
M. Anziano L’uomo onesto può
fare assegnamento sulla delazione, giammai sulla soppressione!
M. Giovane La delazione è
custode della pace.
M. Anziano In tutte le
contingenze pericolose, la delazione è quella che ha maggiore probabilità di
ricomporre le controversie.
M. Giovane Al posto
di sopprimerla poteva denunciarla a sua volta. A grattar i fondi della gente si
trova, si trova, si trova
Indagato Si, è.. giusta la
delazione. Una volta i mariti plenipotenziari colpivano di feroci rancori, di
ignobili tradimenti. Mariti e mogli della stabilità si denunciano al Debito..
il male scompare.. nulla rimane, così potete pensare ch’ella mi volesse
punire.. soltanto. Perdonatela..
M. Anziano Infine ci offra
la ragione della minaccia di sua moglie
Indagato La tradivo.. e
M. Anziano E?
Indagato Ho acquistato dei
regali alla mia amante e mia moglie lo ha scoperto
M. Anziano Sui conti a lei
intestati non compaiono tracciati che giustifichino quanto dice, manca la voce:
regali fatti a un’altra donna
Indagato Non li ho pagati, io.. li
ho.. barattati
M. Giovane Con che cosa?
Indagato Con… con…con il
denaro contante. Ecco, l’ho detto!
M. Anziano Lei manipola
denaro contante? Ma si rende conto del reato che sta confessando? Si rende
conto che il denaro manipolato in segreto rappresenta una sottrazione? che le
ricordo si chiama: Sottrarre al Debito.
Di tutti i reati il più grave!
E .. il tale denaro.. dove la
avrebbe trovato..
Indagato (l’aria rassegnata
di chi si lascia le remore alle spalle) Si. Mi accuso di avere contatti con chi
stampa il denaro di carta… nel sottomondo illegale a voi sconosciuto
M. di Anziano Non dica sciocchezze, lo conosciamo e lo
controlliamo..
Indagato Allora è inutile che
le dica l’utilizzo del baratto consiste nell’io do una cosa a te e tu in
cambio mi dai della carta moneta.
M. Anziano In cambio?
Indagato Di ..certi libri
antichi.. che ancora circolano per Standardistan.. uno in partcolare vale tanta
cartamoneta quanto pesa
M.Giovane Quale?
Indagato La Divina Commedia
M. Giovane Mai sentita
nominare…
M. Anziano Ora ci dica il
cambio della valuta
Indagato Il cambio della
valuta antica
M. Giovane Non capisco
perchè le autorità lascino circolare il denaro nero.. mi sfugge la ragione
M. Anziano Non sragionare
giovane giudice. Per controllare la populace, naturalmente. Insegnarono i
Democratici, non limitare per controllare, ma controlla per limitare.
Rivolto all’indagato Si rende conto che il reato di manipolazione del denaro nero è infinitamente più grave del reato dell’omicidio? Alla manipolazione di denaro contante si addice la morte sociale!
Rivolto all’indagato Si rende conto che il reato di manipolazione del denaro nero è infinitamente più grave del reato dell’omicidio? Alla manipolazione di denaro contante si addice la morte sociale!
M. Vecchio La ritengo una
colorotura per depistarci..
M. Giovane lei è un
manipolatore
Indagato Di denaro nero se
vuole.. non di coscienze. Non state a guardarmi come degli allocchi, agite.
Preferisco morire che non esistere
Scena seconda
È l’ora che precede la sera.
L’indagato, pulito, ben vestito, ordinato, saziato, siede spossato, il capo
reclinato sulle braccia incrociate sopra il piano del tavolo di legno massiccio.
L’uomo aspira l’odore del legno antico, un odore che ha in sé del calore, lo
trattiene e lo rilascia. Nello scambio è qualcosa di stabile, di sensuale, il
proprio calore dato e ripreso odoroso di legno è un buon sentire, come una consolazione. Intorno non si sente un
rumore, questo, forse, un cattivo segno. Non gli resta dunque che aspettare la
notte in silenzio, finchè non avrà l’impressione che tutta la verità gli verrà
restituita dall’oscurità. Non sarà un buon sentire, non saprà se la verità data
alla luce, il buio renderà instabile e mendace di ombre. Diesperato solleva il
volto dal gran tavolo chiama i magistrati a gran voce
Imputato ascoltatemi ancora,
torturatemi se volete, non lasciatemi all’attesa. L’attesa ha sempre in sé
l’insidia!
Coro Ci ricadesse sul capo
lo sdegno fiammente della Triade!
La barbarie si addice al trascorso,
come osa invocarla?
Stabilità Pace Previsione non
ascoltare i deliri che intona
il mendace a un passo dall’anonimo.
Invoca il supplizio
per mutarsi nella vittima! Non
cadiamo nella tentazione
ch’egli astutamente tende,
confessarci operatori di sevizia
Imputato Tutto è meglio
dell’attesa. Agite…
M. Anziano Stiamo agendo,
non la stiamo imputando consci della sua innocenza?
M. Giovane Non la stiamo
registrando a malincuore nel libro degli imputati?
Imputato Mi credete
innnocente?
M. Giovane Dell’omicidio di
sua moglie
Imputato Allora..perchè
iscrivermi..
M.Vecchio Lo Stato prevede
la sua condanna
Imputato Per il reato della manipolazione del
contante?
M. Vecchio Cancellato dagli
atti..non abbiamo sentito nulla
Imputato Ma allora? Allora
lo dico io, paventa la mia parola lo Stato quant’io pavento il vostro silenzio,
Magistrati. Avete paura di ascoltarmi. Paventate più d’ascoltarmi che
condannarmi
Coro Ci fornisca le prove
Imputato Così dicendo mi date la ragione. Guardate alla vicenda umana come a una rappresentazione teatrale, e i
sentimenti e i violenti contrasti
concepite una soluzione dello svago. Ma lo svago annuncia l’evasione e
di evadere avete paura. Non sapere ricusare il dono dell’immaginazione, cedete
alla tentazione dell’evasione dalla repressione dell’immaginazione. Di questo
ha paura la società perfetta che invoca la condanna degli evasori e i
manipolatori di contante. Per questo non avete paura di condannarmi, quanto ne
avete di ascoltarmi. Avete paura di riflettere. Di rilefettere in voi.. la..
libertà.. che il pensiero rilascia
Il soffitto in fuga, dove
rimane spenta la lampada a induzione magnetica. Guardare allontanarsi le mura
il tetto il giorno, la realtà in
dissolvenza dove s’accende piana la
Luna della sera..
Scuote
il capo il Magistrato Vecchio, con la mano fa un cenno al collega.. ti abbiamo
perdonato il Baratto, sembra dire..
Vorremmo, rispondono le
spalle in restringimento del collega Anziano
Accenna il Giovane un sospiro -
dovremmo.. se lei non avesse fatto o.. avesse fatto quello che ha fatto
un giorno prima del fatto. Allora il fatto..ehm, il fatto non costituirebbe
reato!
Uno
stupore non manca, manca un rumore, è la silenziosa meraviglia dell’imputato
che chiede piano
Un giorno prima?
M. Giovane (schiarendosi la
voce) Precisamente. Un giorno prima
M. Anziano Confermo il
giorno prima. Se avesse ucciso sua moglie Martedì e non Mercoledì, il fatto non
costituirebbe reato.
Taglia rigido
l’Imputato Non ho ucciso mia moglie Mercoledì.
M. Anziano Come vuole. Un
giorno prima della.. morte di sua moglie, un ragazzo ha sgozzato un cane. Se
quel cane fosse ancora vivo lei rientrerebbe nella casistica.. per un pelo, non
mi guardi in quel modo allocco, le regole sono note, non mettiamo in dubbio la
ragionevolezza della Triade disposta a condonare i primi 123.456 crimini contro
i viventi previsti annualmente.
M. Giovane Non uno di
più!
Imputato Cerco la ragione
della cifra
M. Anziano La sa lei, la so
io, la elaborarono gli studi scientifici, ai quali, giurisperito partecipai.
Studi che richiesero anni di
applicazione. Le trascorse società non si erano accorte che proprietà della
natura è la costanza dell’incontrollabile.
La quota della capacità
criminale dipende dall’influenza del bisogno di inquietudine, tanto più la
civiltà acquieta mediante la repressione
quanto più si rivela propizia al suo sviluppo incontrollabile. Lei sa
che al di fuori la Campana ogni soluzione genera nuovi prolemi. Che tre buone soluzioni prevedono un
quarto problema..
Per non saperlo prevedere e
non altro le società umane al completo sono fallite una volta raggiunto il
livello di saturazione della repressione che lei, soldato, m’insegna
l’applicazione legale del crimine. La tecnica, la misericordiosa della natura..
invece conosce il bisogno incoercibile dei suoi figli di scommettere di tanto
in tanto sulla vita di qualcuno. Pertanto ha creduto opportuno rovesciare la
proprietà. L’incostanza controllabile, rivelandosi a conti fatti l’idea regina
che conduce al felice ordine sociale. E il conto, sul censimento di 19.876.543 Sudditi Debitori, secondo gli elaboratori statistici produce la cifra 123.456.
M. Giovane Nel Sistema Tecnico la cifra è così evidentemente corretta da non richiedere il controllo al di sotto di essa. Non controllare la cifra addizionata dell'unità è l'errore
Imputato Vuole dire.. è
previsto che oltre la cifra elaborata la gente non sopprima? Che
l’incontrollabile bisogno di sacrifici di una società sia pari alla cifra
elaborata?
M. Anziano Addolora lei
adolora me, non può sapere .. a quest’ora sarei al mare. Direi di sì. Le cose vengono migliorate in
proporzione al loro deteriore
Io sarei a casa, chiude il Magistrato Vecchio, a voce stanca. Mi
dolgono le ossa, sarà l’umidità
L’oscurità allarga le braccia, stancamente si accomoda nella
camera, si ricorda dei presenti. Annegano nella mestizia di quel grigiore che
per l’imputato prende i toni della sicurezza di non sapere d’essere colpevole,
né dove finisca l’innocenza quando si trova fuori della casistica. Nel cestone
del Computer Maximo è probabile..
Imputato - Accendete la luce!
Solleva
la voce falsetta, ma gli basta guardarsi intorno nell’ultima ombra, prima che
faccia il giorno a induzione magnetica, perchè la possibilità dell’innocenza
venga delicatamente vellicata dalla certezza della colpa. Il guaio per lui che
la vive senza volere la sua innocenza, la indossa come un abito di teatro,
quando l’attore che crede fermamente
nella parte è altrettanto certo che smetterà di crederci una volta
dismesso l’abito. Il caso suo di non volersi spogliare dell’innnocenza che è di
diritto la sua, sei mia, sei mia, non
potersene
disfare come di un’amante, perché della pelle al corpo non è dato disfarsi.
Quando ci si conosce oltre la Cifra consentita, viene come un intenerimento per
la colpevolezza misericordiosa, trovando in essa la protezione cui un uomo
giusto ha diritto.Quasi
sapersi l’innocente lo rammarica. Quando il modo migliore ci sta davanti agli occhi avvolti dall'oscurità quasi rincuora doversi confidare a voce interna: Fuor della campana, non
sussiste innocenza, nessuno è al sicuro, ne manco la verità. Nondimeno e
ostinatamente serra in petto la verità che non sa consolarlo, come
l’infreddolito stringe l’indumento leggero che non sa riscaldarlo.
Imputato Rivolgo a voi
uomini della stabilità, di credermi quando dico non ho ucciso mia moglie!
M. Vecchio Le crediamo
volentieri. Ma.. la statistica non prevede di assolvere i reati a partire dal
123.456.
Imputato Ma non prevede di
accollarli a un innocente!
M. Anziano Chi la Statistica prevede colpevole, è colpevole.
Imputato Ma ci sarà
qualcosa che la probabilità non sa prevedere.. la mia reputazione!
M. Anziano Più della sua,
la Legge difende la propria reputazione. Quale pensiero, quale fiducia verso
una legge che getta il discredito su di sé? La reputazione è una cosa
estremamente utile, deve equivalere alla legge di stabilità o invariabilità,
come preferiamo dire, si può fare assegnamento soltanto su una Legge che non
contempli l’innocenza del numero 123.457, avendo perdonato e previsto i 123.456
crimini precedenti. La società sente con soddisfazione che nella sua passione,
signor Imputato, ella conferma l’equità della giustizia.
Imputato A un reato
corrisponde un colpevole, cercate quello vero..io credo il vicino di casa…mi ha
già rubato dei libri.. forse mia moglie lo ha colto sul fatto..
M. Giovane Costoso, in termini di etica economica. La legge, se
può prevedere e dimenticare un certo numero di omicidi, non prevede come un
variazione di spesa l’indagine sull’omicidio di troppo. La variazione
ricadrebbe nel Debito collettivo e nelle tasse di ogni cittadino. Immorale da
parte sua fare pagare ai cittadini il tentativo di disfarsi della cifra
addizionale…la sua reputazione ne soffrirebbe…
Imputato Quando equivale a un errore..
M. Anziano - Nel 123.457 che
viene dopo l’123.456 è l’errore, dice bene, ma dice male quando lo associa
all’ingiustizia e la.. come si dice.. la disvalenza. Questo lo vede solo lei.
L’avesse uccisa prima il suo vicino
di casa..
Imputato Siamo ancora nel
mese di Marzo!
M. Anziano Non posso dirmi
soddisfatto né contento che di anno in anno la soglia del limite decresca di un
mese, di questo ritmo il giorno di Capodanno potrebbe rivelarsi assai
pericoloso uscire di casa. Non sembri un paradosso se diciamo che la statistica
più dell’onestà sta insegnando agli Italiani a muoversi per tempo
M. Vecchio A essere
puntuali..
Ah la puntualità! Quel lasso di tempo che c'è tra l'essere ancora in tempo e non esserlo più. Ma in tempo per cosa? Per pagare naturalmente, pagare debiti di qualsivoglia genere. Se poi il nostro creditore è lo Stato allora non c'è più EQUITA'. Non si è più due parti sulla stessa linea, alle due estremità, due parti di eguale valore. Allora l'EQUITA' è sostituita dall'EQUITALIA ed è quel LIA a fare la differenza.
RispondiEliminaNon si è più EQUI in ITALIA, non si è più passeggeri della stessa nave e con gli stessi diritti e le stesse regole da rispettare. Ma forse non lo siamo mai stati, eppure ora, questa diversità è talmente evidente e la si tocca con mano guardando i cadaveri penzolanti dalle corde che ogni giorno si danno alla morte perchè quel LIA sta per LEGGE ITALIANA ANTIDEMOCRATICA.
Ma sei noi siamo creditori e lo Stato è debitore nei nostri confronti? Allora c'è da stare tranquilli, di tempo ce ne sarà a sufficienza per vivere cento vite, perchè quando è lo Stato a essere debitore, per pagare c'è sempre tempo...
Complimenti Isabella, Chapeau!
fantastico commento. Non chiede aggiunte. Chiede riflessione. Silenzio.
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